..questa sentenza che ho trovato in rete, potrebbe incremnetare l'attività investigativa. Infatti uno dei sistemi per dimostrare il reale tenore di vita, potrebbe essere proprio quello di effettuare un'attività investigativa in ambito privato. Massimiliano Altobelli
Se divorzia una spendacciona niente assegno
La moglie che provoca, per colpa del suo shopping compulsivo, la fine del matrimonio non ha diritto all’assegno di mantenimento. Lo ha stabilito la Cassazione italiana che, confermando una precedente decisione della Corte di Appello di Firenze, le ha addebitato la separazione. I Supremi Giudici non hanno così considerato valide le motivazioni addotte dalla donna. In base alle quali, il suo comportamento era causato da un disturbo della personalità che la rendeva di fatto incapace di intendere e di volere. Mentre l’hanno giudicata lucida, conscia della sua patologia e responsabile, con la sua condotta, di aver violato i doveri coniugali.
- articolo di Roberta Lunghini - 20.11.2013
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