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Massimiliano Altobelli, Investigatore Privato a Roma, autorizzato dalla Prefettura dal 1995, svolge personalmente indagini con l'ausilio della più moderna tecnologia investigativa, fornendo al committente prove legalmente valide. Consulenze e Preventivi gratuiti 24/24 - 7/7. Tel.: 336.340.007 http://www.maximedetective.net

lunedì 10 marzo 2014

Corna, detective, veleni incrociati e scene da film


Altra notizia curiosa scovata in rete.. da quello che leggo è una situazione molto complessa.. Massimiliano Altobelli - Investigatore Privato Roma





Corna, detective, veleni incrociati e scene da film





RIMINI - Sembra uno scioglilingua, è l’incredibile vicenda che farebbe quasi invidia a maestri del surreale del calibro di Tim Burton rimbalzata ieri nelle aule del Tribunale di Rimini. Lo scioglingua è il tradimento (dai diretti interessati e dai rispettivi compagni però sempre negato) messo in atto dal fidanzato della figlia e dalla compagna del figlio di un imprenditore riminese. Una storia di corna incrociate ai danni di due fratelli insomma. Ma andiamo con ordine.
Era il 2011 quando un uomo del Riminese residente in una palazzina di famiglia suddivisa in tre appartamenti inizia ad avere i primi sospetti. Negli altri due stabili di sua proprietà vivono il figlio con la relativa compagna e la figlia con il suo fidanzato. L’imprenditore si accorge che fra il potenziale genero e la potenziale nuora c’è un certo feeling e decide così di vederci chiaro. Lo fa assoldando un investigatore privato, che si mette sulle tracce dei due e consegna all’uomo un dossier con documentazione fotografica degli incontri fra di loro. Non immagini esplicite, prove certe del tradimento, ma foto del ragazzo e della ragazza ad esempio insieme in auto. Un lavoro che il ‘detective’ si fa saldare presentando un conto da 28.000 euro. 
Nonostante i figli non credessero alla relazione fra i rispettivi compagni, tanto basta invece all’imprenditore, che, sentendosi a sua volta tradito da quelle persone cui aveva spalancato la porta di casa, decide di cacciare dai suoi appartamenti il ragazzo e la ragazza. Non solo. Scrive anche una serie di lettere al fidanzato della figlia e la prima si chiude con un post scriptum in cui l’imprenditore invita quello che sarebbe dovuto diventare suo genero a saldare “da uomo” quanto chiesto dall’investigatore privato. Un auspicio che in una seconda missiva era poi accompagnato dall’ipotesi di fargli trovare un controllo della guardia di finanza in azienda. 
A questo punto, il ragazzo si presenta ai carabinieri con quanto ricevuto e lo denuncia per tentata estorsione. Ne nascono un’inchiesta e appunto il processo, che vede alla sbarra l’imprenditore assistito dall’avvocato Veniero Accreman. Legale che ieri mattina ha difeso davanti al gup il suo cliente spiegando come quelle lettere fossero uno sgfogo di un padre di famiglia che vedeva i suoi figli colpiti negli affetti e non certo un tentativo di estorsione di cui non aveva alcuna intenzione e di cui mancherebbe dunque l’elemento soggettivo. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna di un anno e otto mesi e la sentenza della storia da film è attesa in aprile.

Fonte:Romagna Noi. (romagnanoi.it)

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