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sabato 12 luglio 2014

In Italia è tornata la “moda” della crisi del settimo anno di matrimonio



Condivido. Ultimamente molte persone hanno imnputato come una delle maggiori cause di infedeltà proprio la "mitica" crisi del settimo anno. Comunque a mio avviso è solo un voler trovare a tutti i costi una motivazione quando si è difronte ad una relazione extra coniugale. Spesso, non essendo un comportamento propriamente razionale, non è detto che debba esserci per forza una motivazione.

Massimiliano Altobelli - Investigatore Privato Roma




In Italia è tornata la “moda” della crisi del settimo anno di matrimonio.





Chissà se c’è stato un periodo in cui le coppie italiane hanno allontanato quello che era diventato un appuntamento fisso : la crisi del settimo anno di matrimonio nel quale molte di loro si sfasciavano.
Fatto sta che l’Istat oggi dice che in Italia questa storia è ricominciata in modo molto frequente. Secondo l’Istituto di statistica, in 20 anni, tra il 1985 e il 2005 “le unioni interrotte dopo sette anni sono raddoppiate, passando dal 4,5 per cento al 9,3 per cento”.
E tra le cause di queste crisi c’è una cosa che forse si poteva immaginare: l’infedeltà coniugale. I dati sono stati commentati da Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani. “Le cause principali delle crisi coniugali entro il settimo anno sono, nell’ordine, le infedeltà coniugali, il disinteresse sessuale, la violenza e le ingerenze della suocera». In media, però, chiarisce l’avvocato, «si arriva davanti al Giudice dopo circa 13 anni di matrimonio».

Ed è interessante sottolineare, spiega ancora il presidente dell’Ami, «che il 30% delle crisi coniugali e delle iscrizioni a ruolo delle cause di separazione aumenta nel periodo estivo. In pratica, il caldo fa scoppiare le coppie perché l’estate è il periodo in cui i due coniugi sono costretti a condividere una vacanza più o meno lunga». Secondo l’avvocato, infine, «il cosiddetto “turismo divorzile” preferito dagli italiani è quello della Romania perchè costa di meno, ma anche Spagna e Regno Unito sono mete dei divorziandi italiani.

Fonte: iljurnal.it

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