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Massimiliano Altobelli, Investigatore Privato a Roma, autorizzato dalla Prefettura dal 1995, svolge personalmente indagini con l'ausilio della più moderna tecnologia investigativa, fornendo al committente prove legalmente valide. Consulenze e Preventivi gratuiti 24/24 - 7/7. Tel.: 336.340.007 http://www.maximedetective.net

martedì 7 ottobre 2014

Intercettazioni del marito infedele: assolti gli 007 di casalinghe disperate.



Notizia pericolosa. Ho trovato in rete questa notizia, ma non ho ancora avuto modo di approfondirla e di leggere la Sentenza.
A primo impatto però dico di stare molto attenti, perchè si potrebbe pensare che da oggi sia lecito fare questo tipo di operazioni, invece non lo è affatto.

Io dico sempre a chi me lo chiede, che in ventidue anni che mi occupo prevalentemente di Infedeltà Coniugali, che i casi si risolvono controllando visivamente la persona oggetto di indagini. Non esistono i "rapporti solo telefonici", quindi le persone prima o poi si vedono e quindi si "beccano", potendo fare le fotografie, che sono perfettamente legali.

Anche perché le prove da consegnare al Committente devono essere presentabili al Tribunale e io dovrò essere chiamato in udienza a confermarle, quindi non vedo come si possa risolvere un problema di infedeltà con un software.

Ovviamante la tecnologia di un pedinamento ormai è avanzata e si basa anche sull'uso del gps, ma questa è un'altra storia..

Massimiliano Altobelli - Investigatore Privato a Roma






Intercettazioni del marito infedele:
assolti gli 007 di casalinghe disperate.






A tremare non sono i servizi segreti, ma solo i partner poco avvezzi alla sincerità. Le bugie e i tradimenti possono essere svelati da un semplice software installato sul proprio cellulare che poi duplica i messaggi ricevuti e li spedisce a un altro utente. E se c'è davvero qualcosa da nascondere e l'altro utente è il proprio partner possono essere dolori. Non è questo il caso, ma è la morale della storia finita davanti al giudice Fortunata Volpe. Tra moglie e marito c'ha messo il dito un'agenzia investigativa, finita alla sbarra per quell'applicazione impicciona e delatrice. L'accusa? Cognizione illecita di comunicazioni o conversazioni telefoniche, secondo l'articolo 617 del codice penale. Con il pm Massimo Casucci che ha contestato al socio dell'agenzia investigativa e al suo collaboratore di aver installato sui cellulari della loro cliente e di suo marito (presunto fedifrago) un software idoneo a consentire alla signora «di prendere conoscenza di tutti i messaggi sms inviati» dal marito.
Insomma, non era necessario cercare le prove del tradimento, perché, se fosse stato vero, sarebbero arrivate da sole sul cellulare della donna mangiata dal dubbio. Lo ha raccontato lei stessa ai carabinieri, spiegando il timore di essere tradita e la decisione di rivolgersi a un'agenzia di investigazioni private, scelta a casa sull'elenco. I primi pedinamenti, la richiesta di comprare una sim e di rubare per qualche minuto il cellulare al marito. Lo scambio e la nuova sim che inizia a ricevere tutti i messaggi dell'uomo. Che evidentemente non nascondeva nulla, visto che i due si chiariscono e alla signora resta solo la parcella dell'agenzia a ricordare la sua crisi coniugale. Ma quelle intercettazioni non vengono dimenticate e i due 007 per casalinghe disperate, difesi dagli avvocati Marco Brusco, Mirella Anania e Giuseppe De Lio, finiscono sotto processo. Assolti, ieri, per non aver commesso il fatto. «Sono sempre stato convinto dell'assoluzione - commenta l'avvocato Brusco (nella foto) -. La correttezza e la professionalità che hanno sempre contraddistinto l'operato del mio assistito non potevano portare a una diversa conclusione. Finalmente gli è stato restituito l'onore». 

fonte: ilmessaggero.it

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